Montemaggio Festival Resistente 2023

venerdì 9/6 al Sonar, sabato 10/6 e domenica 11/6 a Casa Giubileo (Montemaggio)

Festa della Costituzione, dall’1 al 4 giugno a Bettolle (SI).

“Quattro giorni di incontri, dibattiti, spettacoli teatrali, concerti, possibilità di mangiare agli stand gastronomici, libreria… una grande festa della democrazia e dell’antifascismo!

🗺️DOVE? Quest’anno il Comune ospitante sarà quello di Sinalunga; la frazione, quella di Bettolle, presso il Parco Villa Olda; in caso di pioggia, le iniziative si svolgeranno presso la Sala polivalente, via Libero Grassi 4.

❓COSA? Gli articoli su cui si concentrerà l’edizione di quest’anno sono i seguenti:

Articolo 3: articolo chiave della Carta, quello che prevede una Repubblica fondata sull’uguaglianza, non formale ma sostanziale, con azioni concrete per realizzarla, al di là di discriminazioni dirette e indirette, derivanti da sesso, razza, religione, opinioni politiche, condizioni personali;

Articolo 11: che pone la Repubblica in un’ottica di convivenza pacifica con le altre nazioni e popoli, all’interno di un ordinamento condiviso di diritto internazionale, in cui bandire la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali.

A questi articoli si aggiunge l’altro filone da sempre costante nelle edizioni della festa, ovvero eventi dedicati all’antifascismo militante, alla promozione e valorizzazione di soggetti e realtà sociali associate che si impegnano per i valori della resistenza confluiti nella nostra Carta, al ricordo e ricerca su figure rilevanti della Resistenza”

ANPI VALDICHIANA

Il programma completo

Due iniziative per i 100 anni dalla nascita di Vittorio Meoni

11/12/1922

In occasione dei cento anni dalla nascita di Vittorio Meoni, l’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’età Contemporanea ’Vittorio Meoni’ ha organizzato un’iniziativa dal titolo ‘Un Cittadino Illustre di Colle di Val d’Elsa, Vittorio Meoni a Cento Anni Dalla Nascita (1922-2022)’. L’appuntamento si è tenuto sabato 10 dicembre alle ore 10:00 alla Biblioteca Comunale di Colle Val d’elsa.

La registrazione dell’evento è ora disponibile su Spotify.

Il 12 dicembre invece, in una iniziativa tenutasi alle Stanze della Memoria, sono state ricordate le sue qualità di uomo politico e di storico della Resistenza.

Paolo Barile: a venti anni dalla scomparsa

L’Università di Siena ricorda il professor Paolo Barile a vent’anni dalla scomparsa


Partigiano, attivista, politico, avvocato, docente universitario. La figura di Paolo Barile, a vent’anni dalla scomparsa, sarà ricordata lunedì 4 ottobre all’Università di Siena, dove aveva insegnato Diritto Costituzionale per 10 anni (dal 1954 al 1963) . L’iniziativa si aprirà alle ore ore  9,30 nell’aula magna di Giurisprudenza in via Mattioli.
Dalla sua carriera scientifico-accademica al suo intenso impegno civile, fin dagli anni della Resistenza, che lo vide giovane partigiano, la sua vita sarà ripercorsa dai costituzionalisti dell’Università di Siena, presieduti dai suoi allievi Enzo Cheli, già vicepresidente della Corte costituzionale, e Stefano Grassi, già professore a Firenze e avvocato.
Il suo impegno per l’attuazione dei diritti di libertà e dei diritti sociali sanciti dalla Costituzione fu forte e condiviso con il maestro Piero Calamandrei, al quale seguì quello per l’istituzione della Corte costituzionale.
Più recentemente si interessò attivamente ai problemi dell’informazione e della Rai, convinto fermamente che la libertà di manifestazione del pensiero e la libertà di informazione non fossero diritti separati, ma strettamente connessi.
La giornata si aprirà con i saluti del rettore dell’Ateneo Francesco Frati, del direttore del Dipartimento Giurisprudenza Stefano Pagliantini, di Valdo Spini, con lui nel governo Ciampi nel 1993-94, da Giovanna Giorgetti, per conto del Circolo A.N.P.I. di Ateneo “Carlo Rosselli”, e delle figlie, Paola e Laura Barile.

Lettera del presidente Pagliarulo riguardante le iniziative sul conflitto israelo-palestinese e ordine del giorno da proporre ai sindaci e ai consigli comunali

I massimi dirigenti di Cgil, Cisl, Uil, Acli, Arci, Legambiente, Libera e Gruppo Abele, Anpi hanno inviato una lunga lettera ai segretari di tutti i partiti – tranne Fratelli d’Italia e Lega – in cui si chiede un’iniziativa forte per il riconoscimento dello Stato di Palestina.

Se è vero infatti che, nonostante enormi difficoltà, l’unica prospettiva possibile per una stabile composizione del conflitto israelo-palestinese è la proposta di due popoli in due Stati, tale proposta non sarà mai praticabile fino a quando uno dei due Stati, Israele, sarà riconosciuto e l’altro no. Da ciò la richiesta avanzata ai segretari dei partiti, invitandoli a proporla anche ai Paesi Ue: il riconoscimento dello Stato di Palestina. Diamo un grande valore a questa iniziativa perché, davanti alla imbarazzante parzialità a cui abbiamo assistito in questi giorni, tale iniziativa rimette a tema la politica e cioè la concreta ricerca di soluzioni equilibrate alla permanente e drammatica tensione. Infatti, com’è scritto nella lettera, “ciò che sta accadendo a Gerusalemme, nelle città israeliane e nelle città e nei villaggi palestinesi, nella Striscia di Gaza, è l’ennesima ondata di violenza che si ripete da quasi un secolo. Ogni volta da tutti condannata, ma, spenti i riflettori sugli scontri, sui missili lanciati, fatta la conta dei morti e feriti, torna il silenzio, gli organi di informazione tacciono, la politica ha altro a cui pensare. Tutto torna come prima, in attesa della prossima esplosione”. Attorno a questa proposta condivisa da uno schieramento così autorevole di associazioni e di sindacati italiani, a cominciare dall’Anpi, è opportuno e urgente che la nostra associazione si mobiliti sui territori dando vita a iniziative, dibattiti, manifestazioni unitarie, che ruotino attorno alla parola d’ordine del riconoscimento dello Stato di Palestina, oltre che, ovviamente, della immediata cessazione delle ostilità. Sottolineo l’assoluta importanza del carattere unitario di tali iniziative, per coinvolgere il più possibile il mondo dell’associazionismo a cominciare, ove possibile, da Cgil, Cisl, Uil, Acli, Arci, Legambiente, Libera e Gruppo Abele. Suggerisco inoltre di proporre ai sindaci e ai consigli comunali, sempre ove vi siano le condizioni, un ordine del giorno concordato fra le associazioni firmatarie della lettera ai partiti, che ne ricalca i contenuti. Trovate in allegato una bozza di ordine del giorno. Augurandovi un buon lavoro, vi invio i miei più fraterni saluti.

77° anniversario dell’eccidio di Montemaggio

Domenica 28 Marzo si è svolta, nel rispetto delle norme anti-covid, la cerimonia per ricordare i nostri partigiani fucilati nel marzo del ’44 sul Montemaggio, con i comuni della Val d’Elsa e l’ANPI

il ricordo del presidente nazinale dell’ANPI, Gianfranco Pagliarulo

“Le radici dell’odio. La dominazione italiana nella regione giuliano-dalmata. Per una conoscenza storica e antropologica della violenza innescata dal dominio coloniale fascista” visibile anche su YouTube.

Interventi di:

  • Tullia Catalan, Università di Trieste, Il razzismo antislavo nell’Area dell’Alto Adriatico: origini,
    stereotipi, conseguenze
  • Chiara Renzo, Università di Firenze, Il sistema di internamento fascista in Toscana
  • Katja Hrobat Virgolet, University of Primorska, Koper/Capodistria, I dimenticati. Gli Italiani che restarono nell’Istria jugoslava

Coordinamento e introduzione:

  • Silvia Folchi, Comitato Provinciale ANPI Siena
  • Fabio Mugnaini, Università di Siena

Le radici dell’odio. La dominazione italiana nella regione giuliano-dalmata. Zoom Webinar 9 Febbraio 2021, ore 16.30

Nello spirito della legge che istituisce la Giornata del Ricordo, il Circolo ANPI di Ateneo, “Carlo Rosselli”, in collaborazione con la sezione ANPI “Vittorio Carnasciali” di Castelnuovo Berardenga organizza un incontro in modalità online sul tema:

Le radici dell’odio. La dominazione italiana nella regione giuliano-dalmata. Per una conoscenza storica e antropologica della violenza innescata dal dominio coloniale fascista

il webinar potrà essere seguito registrandosi a questo link:

https://zoom.us/webinar/register/WN_YzMuCpmJQw2kDNNlFhFuLg

Interventi di:

  • Tullia Catalan, Università di Trieste, Il razzismo antislavo nell’Area dell’Alto Adriatico: origini,
    stereotipi, conseguenze
  • Chiara Renzo, Università di Firenze, Il sistema di internamento fascista in Toscana
  • Katja Hrobat Virgolet, University of Primorska, Koper/Capodistria, I dimenticati. Gli Italiani che restarono nell’Istria jugoslava

Coordinamento e introduzione:

  • Silvia Folchi, Comitato Provinciale ANPI Siena
  • Fabio Mugnaini, Università di Siena

La legge 260/2004, comma 1, identifica il 10 febbraio

quale ‘Giorno del ricordo’ al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.

Al comma 2 si prevedono

iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate […]ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero