Pubblichiamo un articolo di Gianfranco Pagliarulo, uscito su Patria Indipendente:
E sono 75. Buon compleanno, ragazza! Nascesti nel giugno di allora, cara Anpi. E buon compleanno alle partigiane e ai partigiani, i sopravvissuti, che ancora sono testimonianza della stagione di dignità, di dolore e di amore che ci consentì di rinascere. Resistenza e Liberazione. Due parole calde, che si è cercato e si cerca di offuscare, oggi più di ieri, nel clima di solitudine e di torbido declino che avvolge il nostro Paese. E buon compleanno a tutte e tutti coloro che di questa Anpi fanno parte in una ininterrotta catena di generazioni e di ricordo che si autoalimenta e diventa memoria attiva, che dal passato assume l’energia per il presente e consente di disegnare un orizzonte, cioè un futuro, nel tempo in cui il futuro sembra che non ci sia più, trafugato da un’economia amorale e da una politica travolta e stravolta dal demagogo dell’urlo e dal vuoto ciarlatano del socialnetwork.
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L’ANPI, RAGAZZA DEL ’44